Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. 1 Pietro 2: 9 (NR)
Una verità, riscoperta durante il periodo della Riforma, è che ogni credente è un sacerdote di Dio – tutti hanno accesso diretto a Lui attraverso Cristo. La conseguenza logica a questo è che tutti noi siamo chiamati al servizio Cristiano a tempo pieno.
La medicina e il cristianesimo sono entrambe “professioni” a tempo pieno. Sebbene come medici possiamo disporre di periodi “fuori servizio”, in caso di emergenza dobbiamo essere totalmente a disposizione e se sono necessarie rianimazione o consulenza, persino in vacanza, non potremo negare i nostri servizi (spinti da quel fuoco che Ippocrate ha acceso in noi). Questo tipo di situazioni possono accadere nei modi più insoliti e non sono affatto inusuali, anzi!
Lo stesso scrittore dell’articolo, quando attraversò l’Atlantico come passeggero sulla “Queen Elizabeth”, rispose a una chiamata d’emergenza e fu il secondo firmatario del certificato di morte di un rabbino che doveva assolutamente essere sepolto in mare prima che il tramonto calasse annunciando quindi l’imminente arrivo dello Sabbath (sabato ebraico).
Molti amici chiederanno il nostro consiglio semplicemente perché siamo medici, e dopo un certo numero di anni di medicina “vivente e pensante” spesso ci ritroveremo ad offrire consigli anche quando non ci vengono richiesti.
Vogliamo parlare invece del Cristianesimo? Tendenzialmente abbiamo come immagine di riferimento per il servizio cristiano “a tempo pieno” i ministri di culto o i missionari… Tuttavia, dobbiamo ricordare che siamo tutti servitori di Dio, non meno a tempo pieno. Ci hai mai pensato seriamente?
Grande scalpore ha fatto l’attore James Fox che, dopo diversi anni nel cosiddetto servizio cristiano “a tempo pieno”, è tornato a teatro per servire Cristo in questo campo. Allo stesso modo noi possiamo servire Cristo nella nostra professione medica. Siamo chiamati ad offrire i nostri corpi come sacrifici santi e graditi a Dio (Rom 12: 1 NR), e questo include le nostre menti, i nostri pensieri e conseguentemente il nostro lavoro. Non siamo meno impegnati nel servizio cristiano durante un turno in reparto rispetto a quando adoriamo in chiesa.
Paolo (Rom 12:6-8) ci ricorda i nostri doni individuali. Poiché il corpo umano è composto da parti diverse con funzioni diverse, allo stesso modo il corpo di Cristo è composto dai suoi servitori in ogni ramo dell’attività umana. Dovremmo essere Medici Cristiani con uguale enfasi su entrambi gli aspetti della nostra chiamata.
Ulteriori letture: l’insieme di Romani 12 come “descrizione del lavoro”.
JWD
Link oiriginale: https://www.cmf.org.uk/doctors/devotion/?id=devotion&day=23&month=5
Traduzione a cura di Federica Costantini