“… Difatti, era tanta la gente che andava e veniva, che essi non avevano neppure il tempo di mangiare.” Marco 6:31
Tutto ciò ti suona familiare? Capita abbastanza spesso, troppo spesso, nella vita ospedaliera e in molti ambulatori. È quello che successe ripetutamente a Gesù e al suo gruppo di seguaci durante il suo ministero. Grandi folle lo seguivano ovunque (Il Vangelo secondo Matteo ha almeno 15 riferimenti diversi a moltitudini di questo tipo). Erano spinti da diversi motivi e lui non esitava a dirlo (Giovanni 6:26). Però lui insegnò loro e guarì i malati. Allo stesso tempo leggiamo più volte che Gesù congedò la folla oppure la evitò e andò in un posto tranquillo. In ripetute occasioni prese i discepoli in disparte in modo che possano riposare. L’unica motivazione che superava il suo bisogno di riposo era la compassione.
A volte nella vita da medico si ha la sensazione di avere troppe cose da fare. Potrebbe essere davvero una situazione inevitabile e allora la si deve affrontare. Ciò nonostante, se ci sembra di essere sempre troppo impegnati, è bene esaminare la causa. Nell’esaminare l’oppressione dell’essere sempre impegnati dobbiamo cercare onestamente il vero tiranno. Siamo forse noi stessi il tiranno? C’è sempre un vero bisogno urgente? O c’è a volte un desiderio di fare una buona impressione sugli altri? O impressionare sé stessi, per sentirsi importanti, per sentirsi indispensabili, per soddisfare un eccessivo perfezionismo, per un po’ di autocommiserazione o addirittura per essere “molto cristiani”? La maggior parte di noi ha una grande abilità di illudere noi stessi per quel che riguarda le nostre motivazioni. Vale la pena pensare a questo con onestà.
Un giovane cristiano una volta mi disse: “Mi fu detto che i cristiani non dovrebbero andare in vacanza. Tu cosa ne pensi?” Ho risposto: “Come medico penso sia un’assurdità”. Non è un peccato fare una vacanza e trascorrere del tempo senza la ricerca dell’utilità o di avere un pomeriggio libero per giocare a golf o andare a pesca.
Certamente dobbiamo svolgere il nostro lavoro bene e volentieri e con compassione, ma non saremo in grado di farlo in modo efficiente se siamo fisicamente e/o mentalmente esausti. Certamente dobbiamo fare la nostra parte di lavoro per il Regno, però non c’è bisogno di far parte di 57 comitati. Non dobbiamo illuderci che nessuno sia in grado di fare qualcosa nel modo giusto (che significherebbe che lo siamo noi!) Non c’è sicuramente nessuna giustificazione nel pensare che l’essere impegnati si avvicini alla santità. Il Maestro lo dice a noi cosi come lo disse tanto tempo fa ai suoi discepoli, dopo un compito impegnativo e faticoso (Marco 6:31): “Venitevene ora in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco”.
Signore, allontana dalle nostre vite la tensione e lo stress
E fai che il nostro vivere ordinato esprima
La bellezza della tua pace.
J G Whittier
Tratto da CMF UK
Link originale: https://www.cmf.org.uk/doctors/devotion/?id=devotion&day=25&month=6
Traduzione a cura di Victoria Svet