“Queste pietre sono per i figli d’Israele un ricordo perenne di quello che il Signore ha fatto.” (Giosuè 4:7)
Per la prima volta da diverso tempo, mi ritrovo a guardare al mio futuro. Durante la scuola non ho avuto molte difficoltà a scegliere di voler diventare un medico, e dopo aver preso la decisione ho subito pensato di avere tra le mie mani la realizzazione del percorso. Se mi fossi impegnato abbastanza duramente, pensavo, avrei ottenuto successo in ciò che facevo. Da quel momento sono stato ossessionato dal “possedere i requisiti”. Senza rendermene conto, essendo arrivato alla fine del mio anno di preabilitazione (nel sistema inglese, si tratta di un anno obbligatorio durante il quale i neolaureati devono prestare il loro servizio prima di abilitarsi, N.d.T.), mi trovo a dover decidere come usare al meglio le mie capacità e sono circondato da persone le cui priorità sono influenzate dalla convinzione che non c’è nient’altro oltre questa vita.
In questi casi mi aiuta guardare indietro – ricordare quei momenti in cui non sapevo dove andare, o quando i miei progetti così minuziosamente organizzati sono andati in fumo. Nei miei periodi di crisi Dio è sempre intervenuto: mi ha insegnato a cercarlo per ricevere direzione e ad aspettare la sua risposta con pazienza, ricordandomi che adesso sono un suo servitore. Mi ha mostrato che i suoi pensieri non sono i nostri pensieri, né le sue vie sono le nostre vie. E, proprio nel guidarmi verso qualcosa che andava ben oltre le mie aspettative, mi ha mostrato che il mio Dio era troppo piccolo.
Queste pietre commemorative sono durature: esse non solo sono un incoraggiamento in un preciso momento, ma sono anche dei validi promemoria per noi e per gli altri in futuro. Anche il salmista comprendeva il valore intrinseco del richiamare alla memoria le opere di Dio verso il suo popolo:
“Celebrate il Signore, invocate il suo nome; fate conoscere i suoi prodigi tra i popoli.
Cantate e salmeggiate a lui, meditate su tutte le sue meraviglie.
Esultate per il suo santo nome; gioisca il cuore di quanti cercano il Signore!
Cercate il Signore e la sua forza, cercate sempre il suo volto!
Ricordatevi dei prodigi fatti da lui, dei suoi miracoli e dei giudizi della sua bocca,
voi, figli di Abraamo, suo servo, discendenza di Giacobbe, suoi eletti!”
(Salmi 105:1-6)
Ulteriori letture: Giosuè 4:19-24
Link originale: https://www.cmf.org.uk/doctors/devotion/?id=devotion&day=11&month=8
Traduzione a cura di Debora Merone